Dal bomber uomo militare allo scamosciato anni ‘90: un po' di storia della jacket uomo più versatile che ci sia
La storia del bomber uomo inizia durante la prima guerra mondiale. Era una giacca pelle uomo militare, voluminosa e robusta che aveva la funzione di proteggere dal freddo i piloti dell’aviazione quando l’abitacolo era aperto.
Durante la seconda guerra mondiale il bomber trapuntato si fa sempre più ricco: si racconta infatti che i soldati americani iniziarono ad abbellirlo con le decorazioni dagli artigiani giapponesi.
Tanto che il nome giapponese del bomber ricamato, “sukajan”, può essere tradotto in “felpa del dragone del cielo”.
Negli anni ‘70 il bomber diventa il giubbotto stile collage americano, vera e propria icona generazionale dei giocatori di baseball. Altra decade altra corsa: negli anni ‘80 sono le sottoculture giovanili ad appropriarsene (la parola “skinheads” ti ricorda niente?) per approdare, negli anni ‘90 e Duemila, al mondo dell’hip-hop.
Oggi la giacca bomber uomo attraversa ancora una nuova fase: i volumi si sono ridotti, le linee sono diventate sempre più slim, il “carattere militare” ha piano piano lasciato il posto a quello da gentleman in libera uscita.
Il giubbotto anni ‘90, dall’animo profondamente sportivo, insomma, reclama sempre più spazio anche nel guardaroba casual chic con la promessa (mantenuta!) di dare un tocco preppy anche ai look più informali.
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