Colletto alto della polo: qual è oggi il suo vero significato?
Per cercare di spiegartelo chiediamo nuovamente aiuto e Eric Cantona e… ti chiediamo un piccolo sforzo di memoria. 1997.
Una famosissima azienda di calzature e abbigliamento sportivo crea uno spot pubblicitario in cui Cantona e altri campioni, in un campo da calcio allestito nientemeno che all’interno del Colosseo, si trovano a giocare una partita con degli esseri metà umani, metà mostri.
“Forse sono solo brutti” dice un giovanissimo Paolo Maldini prima che la sfida abbia inizio.
Ecco… dopo calci, scontri e scorrettezze varie, lo spot si conclude con Eric Cantona che tira un calcio-missile che distrugge il mostro e va dritto in porta.
Poi alza il colletto della maglia e con sguardo soddisfatto esclama: “Au revoir”. Ti chiederai, ma perché ti raccontiamo tutto questo?
Perché è emblematico del significato che la polo con il colletto tirato su ha assunto: quello di distinzione, di classe, di “disinvoltura”.
Insomma è una questione di esclusività: sembra che, a livello sociale, scegliere di indossare il colletto alzato serva per sentirsi diverso dalla massa.
Ma è veramente così? Probabilmente si, probabilmente no.